Come l’alfa-chetoglutarato può trasformare la salute

Pubblicato: Dicembre 16, 2024
Dr. Wolfgang Bachmann
Dr. Wolfgang Bachmann

Medico di base

Una sostanza naturale presente nell’organismo, l’alfa-chetoglutarato, garantisce la salute, la protezione delle articolazioni e il rallentamento del processo di invecchiamento. Gli scienziati la definiscono una sorta di "centro di controllo" delle funzioni cellulari la quale svolge un ruolo importante in molte parti e funzioni dell’organismo.

Il chetoglutarato non è solo un potenziatore di energia, bensì aiuta anche a combattere le infiammazioni e i danni causati dallo stress o dal naturale processo di invecchiamento. Gli studi dimostrano che questa sostanza endogena può avere effetti sorprendenti: protegge le cellule dalle influenze nocive, allevia il dolore nelle malattie articolari e aiuta l’organismo a rigenerarsi.

Contenuti

Che cos’è esattamente l’alfa chetoglutarato e come si forma?

L’alfa-chetoglutarato (AKG) è un composto biochimico che svolge un ruolo importante nella produzione di energia nel nostro organismo. Esso viene prodotto nel cosiddetto ciclo del citrato, un processo metabolico centrale che si svolge nei mitocondri, le "centrali elettriche" delle nostre cellule. Questo processo è fondamentale per la produzione di energia: nutrienti come carboidrati, grassi e proteine vengono convertiti in energia, necessaria al nostro corpo per svolgere tutte le funzioni vitali.

Tale composto viene ottenuto quale prodotto intermedio attraverso la conversione ossidativa dell'isocitrato, nello specifico sotto l'azione dell'enzima isocitrato deidrogenasi, il quale rilascia energia sotto forma di NADH. 

Il legame tra alfa-chetoglutarato, glutammato e glutammina

L’alfa-chetoglutarato è una sostanza centrale nel metabolismo umano e forma stretti legami con gli aminoacidi glutammato e glutammina. Questi composti dimostrano la versatilità del chetoglutarato per la nostra salute:

1. Sintesi del glutammato: l’alfa-chetoglutarato viene utilizzato nell’organismo per produrre glutammato. Il glutammato non è solo un elemento costitutivo essenziale delle proteine, ma anche il più importante neurotrasmettitore eccitatorio del cervello. È fondamentale per la trasmissione dei segnali tra le cellule nervose e svolge un ruolo importante nelle funzioni cognitive come la memoria e l’apprendimento.

2. Conversione in glutammina: il glutammato può essere convertito in glutammina mediante l’aggiunta di un altro atomo di azoto. Quest’ultima è importante per:

  • disintossicazione: aiuta a neutralizzare ed espellere l’ammoniaca, un prodotto di scarto tossico del metabolismo proteico, nel fegato e nei reni.
  • apporto energetico: serve come fonte di energia per le cellule immunitarie e per le cellule della mucosa intestinale, rafforza il sistema immunitario e favorisce la digestione.

3. Regolazione del bilancio dell’azoto: l’alfa-chetoglutarato regola il bilancio dell’azoto nel corpo. Ciò è importante per mantenere l’equilibrio tra la formazione di proteine e l’escrezione di azoto in eccesso. Senza questa regolazione, si potrebbero produrre sostanze tossiche con conseguenti disturbi metabolici.

4. Promozione della formazione di collagene: l’alfa-chetoglutarato è un cofattore per gli enzimi coinvolti nella formazione del collagene. Il collagene è importante per la resistenza e l’elasticità di pelle, cartilagine, ossa e tessuto connettivo.

Nel complesso, l’alfa-chetoglutarato non solo contribuisce alla produzione di energia grazie allo stretto legame con il glutammato e la glutammina, ma favorisce anche processi vitali come la disintossicazione, la difesa immunitaria e la riparazione dei tessuti. Si tratta quindi di un integratore che contribuisce alla salute su più livelli.

Quali effetti ha l’alfa-chetoglutarato sulla salute?

1. Il chetoglutarato protegge le cellule dai radicali liberi

Quotidianamente il nostro organismo viene attaccato dai cosiddetti radicali liberi, molecole prodotte dallo stress, dall’inquinamento ambientale o dai normali processi metabolici. Essi possono danneggiare le nostre cellule aggredendo le membrane cellulari, le proteine e il DNA, favorendo a loro volta malattie come quelle cardiovascolari o addirittura il cancro. L'alfa-chetoglutarato esercita un’azione antiossidante e neutralizza questi radicali liberi prima che possano causare danni.

Studi di laboratorio hanno dimostrato che l’alfa-chetoglutarato può ridurre lo stress ossidativo fino al 36%. Di conseguenza, le nostre cellule rimangono protette più a lungo e i processi di invecchiamento possono essere rallentati. In particolare, coloro che soffrono di stress cronico potrebbero beneficiare di questo effetto protettivo.

2. Il chetoglutarato allevia le infiammazioni croniche

Le infiammazioni costituiscono una causa silenziosa di molte malattie, tra cui l’artrite e i problemi cardiaci. Mentre l’infiammazione acuta è una risposta naturale del corpo a una lesione o a un’infezione, l’infiammazione cronica può passare inosservata e causare gravi danni alla salute nel corso degli anni. L’alfa-chetoglutarato contrasta questo fenomeno inibendo la produzione di molecole pro-infiammatorie.

Alcuni studi condotti sugli animali hanno dimostrato che l’alfa-chetoglutarato può ridurre significativamente i marcatori infiammatori e promuovere il processo di guarigione. Grazie a questo effetto, l’alfa-chetoglutarato rappresenta un principio attivo promettente per malattie come i reumatismi o le malattie infiammatorie intestinali.

3. L’alfa-chetoglutarato migliora la salute delle articolazioni nell’osteoartrite

L'artrosi, una malattia comune legata all'età, provoca la rottura del tessuto cartilagineo, con conseguente dolore, rigidità e mobilità limitata. L'alfa-chetoglutarato evidenzia risultati notevoli in questo caso. Esso promuove la produzione di collagene e aggrecano, due componenti importanti della cartilagine, e allo stesso tempo inibisce gli enzimi che ne favoriscono la degradazione.

Uno studio condotto su ratti affetti da artrosi ha dimostrato che l’alfa-chetoglutarato è in grado di ridurre del 50% i danni alla cartilagine. Inoltre, l’infiammazione nelle articolazioni colpite è diminuita in modo significativo. Questi risultati suggeriscono che tale composto non solo può alleviare i sintomi dell'osteoartrite, ma può anche esercitare un effetto positivo sul decorso della malattia.

4. Il chetoglutarato favorisce il rinnovamento e la pulizia delle cellule

Le nostre cellule sono costantemente sottoposte a processi di rigenerazione in cui i componenti danneggiati vengono scomposti e sostituiti da nuovi. Tuttavia, questo processo, noto anche come autofagia, diventa meno efficiente con l’avanzare dell’età. L’alfa-chetoglutarato stimola l’autofagia e aiuta le cellule a smaltire efficacemente i "rifiuti". Ciò ne prolunga la funzionalità e previene le malattie legate all’invecchiamento.

Studi scientifici indicano che l’alfa-chetoglutarato agisce come un "servizio di pulizia interno" che mantiene la salute delle cellule. Questa proprietà è particolarmente benefica per le persone anziane o in situazioni di stress.

5. L’alfa-chetoglutarato favorisce la guarigione e la rigenerazione delle ferite

La guarigione delle ferite e la rigenerazione dei tessuti sono processi che richiedono un’elevata attività cellulare e una maggiore produzione di collagene. L'alfa-chetoglutarato accelera questi processi stimolando la divisione cellulare e la produzione di proteine curative (come ad esempio il collagene).

Alcune ricerche condotte sugli animali hanno dimostrato che le ferite guariscono più velocemente quando viene somministrato l’alfa-chetoglutarato. Tale effetto potrebbe essere interessante anche per le persone con ferite di tipo cronico o a seguito di interventi chirurgici.

 


 L’alfa-chetoglutarato non solo favorisce la guarigione delle ferite, ma anche il recupero muscolare dopo lo sforzo fisico. Riduce i danni muscolari e accelera la rigenerazione: un vantaggio sia per gli atleti che per gli anziani.


 

6. L’alfa-chetoglutarato ha effetti anti-invecchiamento e allunga la durata della vita

Gli studi hanno dimostrato che l’alfa-chetoglutarato ha proprietà anti-invecchiamento. Con l’avanzare dell’età si accumulano danni nelle cellule e l’organismo diventa più suscettibile alle malattie croniche.

Varie ricerche condotte sui topi hanno dimostrato che l’alfa-chetoglutarato prolunga la durata della vita e riduce i segni dell’invecchiamento. I topi apparivano più agili, presentavano meno infiammazioni e mostravano una condizione fisica generalmente migliore. Questi risultati suggeriscono che l'alfa-chetoglutarato potrebbe essere un promettente integratore alimentare anche per gli esseri umani in grado di promuovere un invecchiamento sano.

alfa chetoglutarato antinvecchiamento

Fonti alimentari di alfa-chetoglutarato

Come precedentemente esposto, l'alfa-chetoglutarato si forma nell’organismo durante il ciclo del citrato, durante il quale vengono elaborati nutrienti come carboidrati, grassi e proteine. Gli alimenti ricchi di questi macronutrienti favoriscono indirettamente la produzione di alfa-chetoglutarato. Gli alimenti ad alto contenuto proteico, come la carne, il pesce, le uova e i legumi, svolgono un ruolo particolarmente importante, poiché gli aminoacidi come il glutammato possono essere convertiti in alfa-chetoglutarato attraverso i processi metabolici.

L’alfa-chetoglutarato è contenuto negli alimenti?

Non esistono cibi che contengano direttamente l'alfa-chetoglutarato, in quanto si tratta di un prodotto intermedio del metabolismo. Tuttavia, alcuni alimenti ne favoriscono la sintesi. Le verdure a foglia verde, come gli spinaci o il cavolo, e i funghi contengono precursori ed enzimi che ne favoriscono la formazione.

La differenza tra l'assunzione naturale e gli integratori alimentari

L'assunzione naturale attraverso gli alimenti fornisce al corpo i mattoni per la produzione di alfa-chetoglutarato, la quale però è condizionata dal metabolismo naturale. Gli integratori alimentari, invece, forniscono alfa-chetoglutarato puro in una forma biodisponibile, rapidamente assorbibile dall’organismo. Questo apporto diretto può essere particolarmente vantaggioso in caso di aumentato fabbisogno, ad esempio durante l’esercizio fisico o nell’ambito di processi anti-invecchiamento.

Alfa-chetoglutarato vs. altri principi attivi: qual è la differenza?

A questo punto, risulta chiaro come l'alfa-chetoglutarato (AKG) svolga un ruolo fondamentale nel metabolismo, ma come si colloca rispetto ad altre sostanze che svolgono anch'esse compiti essenziali nel corpo? Per capire meglio l'unicità dell'AKG, vale la pena dare un'occhiata a composti simili e alle loro rispettive modalità d’azione.

1. Alfa-chetoglutarato vs. L-carnitina

Analogie:

Sia la L-carnitina che l’AKG sono essenziali per la produzione di energia. Mentre quest’ultimo svolge un ruolo centrale nel ciclo del citrato, la L-carnitina favorisce il trasporto degli acidi grassi nei mitocondri, dove vengono ossidati per produrre energia.

Differenze:

  • Peculiarità: la L-carnitina si concentra sulla combustione dei grassi e ne ottimizza l’utilizzo come fonte energetica. L'AKG, invece, riveste un ruolo più ampio e agisce non solo sulla produzione di energia, ma anche sulla sintesi di aminoacidi come il glutammato e sulla disintossicazione dall’ammoniaca.
  • Effetto sul metabolismo: mentre la L-carnitina è utilizzata principalmente per le prestazioni atletiche e i disturbi lipometabolici, l’AKG è un regolatore metabolico più completo, con effetti sul bilancio dell’azoto e sulla funzione mitocondriale.

Conclusioni:
L’AKG fornisce un supporto metabolico più ampio, mentre la L-carnitina ottimizza in modo specifico l’utilizzo dei grassi.

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2. Alfa-chetogluterato vs. nicotinammide adenina dinucleotide (NAD⁺)

Analogie:
Sia il NAD⁺ che l’AKG favoriscono la produzione di energia nelle cellule e promuovono la funzione mitocondriale. Il NAD⁺ è una molecola che contribuisce alle reazioni chimiche trasferendo elettroni, mentre l’AKG agisce come intermedio nel ciclo del citrato.

Differenze:

  • Modalità d’azione: Il NAD⁺ trasporta gli elettroni nella cellula per generare energia sotto forma di ATP (la principale fonte energetica della cellula). L’AKG, invece, favorisce la produzione di energia fungendo da elemento costitutivo del ciclo del citrato e stabilizzando l’efficienza dei mitocondri.
  • Altri compiti: il NAD⁺ è particolarmente importante per la riparazione dei danni al DNA che possono essere causati dall’invecchiamento o da influenze ambientali. Esso attiva inoltre le cosiddette sirtuine, speciali enzimi che contribuiscono in modo decisivo a rallentare l’invecchiamento e a mantenere la salute delle cellule. 
    L’AKG, invece, ha uno spettro d’azione più ampio: non solo favorisce la produzione di glutammato, un importante aminoacido e neurotrasmettitore, ma aiuta anche a scomporre l’azoto in eccesso nel corpo e a regolarne l’equilibrio. Ciò è importante per la disintossicazione e la sintesi proteica.

Conclusioni:
Il NAD⁺ e l’alfa-chetoglutarato si differenziano principalmente per le loro aree di azione. Il NAD⁺ mostra la sua forza nella riparazione dei danni al DNA, nella protezione delle cellule dai processi di invecchiamento e nel trasferimento efficiente di elettroni durante la produzione di energia. L’AKG, invece, brilla per la sua versatilità: non solo favorisce la produzione di energia, ma supporta anche la sintesi del glutammato, regola l’equilibrio dell’azoto e protegge indirettamente dallo stress ossidativo. Mentre il NAD⁺ è fortemente incentrato sulla protezione delle cellule e sulla longevità, l’AKG offre uno spettro più ampio di benefici metabolici che possono avere effetti sia preventivi che rigenerativi.

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3. Alfa-chetoglutarato vs. S-adenosilmetionina (SAMe)

Analogie:
Sia la SAMe che l’alfa-chetoglutarato favoriscono la salute delle cellule e svolgono un ruolo importante in processi quali la disintossicazione e la riparazione cellulare.

Differenze:
La funzione principale di SAMe è quella di fornire i cosiddetti gruppi metilici, che aiutano a controllare il DNA, la produzione di neurotrasmettitori e la disintossicazione dell’organismo.
L’AKG, invece, regola il metabolismo energetico e il bilancio dell’azoto. Inoltre, la SAMe viene spesso utilizzata per trattare la depressione e i dolori articolari, mentre l’AKG offre una gamma più ampia di benefici metabolici, come il sostegno alla produzione di energia nei mitocondri e la promozione del rinnovamento cellulare.

Conclusioni:
Mentre la SAMe interferisce specificamente con la regolazione del DNA e la sintesi dei neurotrasmettitori, l'AKG esercita un effetto più ampio sul metabolismo, in particolare grazie al suo ruolo nella produzione di energia e nella salute delle cellule.

4. Alfa-chetoglutarato vs. piruvato

Analogie:
Sia il piruvato che l’alfa-chetoglutarato (AKG) sono importanti mattoni del metabolismo energetico e aiutano le cellule a produrre energia.

Differenze:
Il piruvato è strettamente legato alla glicolisi, un processo in cui lo zucchero viene scomposto. Esso viene convertito in acetil-CoA, dando inizio al ciclo del citrato.
L'AKG viene prodotto in una fase successiva del ciclo del citrato e svolge ulteriori funzioni. Contribuisce alla produzione di aminoacidi e supporta l’organismo nella disintossicazione. Il piruvato viene spesso utilizzato per aumentare la produzione di energia e le prestazioni atletiche, mentre l’AKG regola altri processi metabolici.

Conclusioni:
Il piruvato è fondamentale per la produzione di energia, mentre l’AKG ha un effetto più ampio e promuove anche la disintossicazione e la salute delle cellule.

 

Cosa distingue l’alfa-chetoglutarato dagli altri antiossidanti?

Pur avendo proprietà antiossidanti, l’alfa-chetoglutarato non è di per sé un antiossidante e si differenzia dagli antiossidanti classici e dal coenzima Q10 per il suo ruolo versatile nel metabolismo. Sebbene esso non agisca in modo specifico come la vitamina C o il glutatione, ha il vantaggio di agire contemporaneamente su più livelli: favorisce la produzione di energia, sostiene la rigenerazione cellulare e regola l’equilibrio dell’azoto. In combinazione con altre sostanze, dispiega tutto il suo potenziale e può essere utilizzato sia a livello preventivo che rigenerativo.

L’alfa-chetoglutarato, la vitamina C, il glutatione e il coenzima Q10 sono tutti efficaci sostenitori della salute delle cellule, ma differiscono notevolmente per la loro modalità d’azione:

  • Vitamina C: la vitamina C è un antiossidante classico che neutralizza direttamente i radicali liberi. Agisce direttamente legando le molecole ossidative e rendendole innocue. Tuttavia, l’AKG riduce il danno ossidativo in modo più indiretto, stabilizzando la produzione di energia e abbassando così lo “stress di fondo” nelle cellule. Esso non costituisce una barriera diretta contro i radicali liberi, ma promuove la protezione a lungo termine della salute delle cellule.
  • Glutatione: il glutatione è una sostanza endogena che agisce direttamente anche come antiossidante, in particolare nella disintossicazione delle molecole nocive nel fegato. A differenza dell’AKG, che mira a ottimizzare il metabolismo mitocondriale, il glutatione è soprattutto una sostanza protettiva in situazioni di stress acuto. Tuttavia, in quanto precursore del glutammato, l’AKG sostiene indirettamente la produzione di glutatione.
  • Coenzima Q10: questa molecola è strettamente legata alla produzione di energia nei mitocondri e svolge un ruolo diretto nella catena di trasporto degli elettroni. Mentre l’AKG migliora l’efficienza mitocondriale, il coenzima Q10 svolge un’azione più specifica: protegge i mitocondri dai danni e migliora la produzione di ATP. L’AKG ha un effetto più ampio, ponendo le basi per la produzione di energia e il metabolismo generale.

 

Alfa chetoglutarato benefici

 


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