Il collagene: cura miracolosa o rischio per la salute?

Pubblicato: Febbraio 12, 2024
Sarah Allen
Sarah Allen

Nutrizionista e dietologa

Cos’è il collagene e perché è così importante per noi?

Pelle spenta, rugosa e cedevole, capelli e unghie secchi e fragili: sono tutti segni di invecchiamento dovuti in gran parte alla perdita di collagene che si verifica naturalmente con l’avanzare dell’età. Il collagene è la proteina più abbondante dell’organismo. Essa costituisce circa il 25% delle proteine totali del corpo e fino all’80% del peso secco della pelle.
Tale componente si trova prevalentemente nel tessuto connettivo di tutto il corpo, dai muscoli, alle ossa, ai tendini, ai vasi sanguigni e all’apparato digerente. Essendo un composto di aminoacidi essenziali, il collagene può essere ottenuto solo in un modo: l’organismo non è in grado di produrlo da solo, quindi deve essere ottenuto dagli alimenti. Tuttavia, la maggior parte delle persone preferisce assumere un integratore di collagene piuttosto che bollire zampe di pollo o ossi di manzo per ottenere un brodo fatto in casa che sia ricco di questa proteina.


Ma cosa contengono davvero questi integratori alimentari?
I test di laboratorio hanno scatenato polemiche sui risultati di popolari brodi fonte di collagene, poiché gli alimenti utilizzati presentavano potenziali contaminanti, tra cui antibiotici, prodotti di degradazione di farmaci da prescrizione, parabeni, steroidi e insetticidi.

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Preoccupanti impurità riscontrate in numerosi prodotti al collagene non biologici

I prodotti a base di collagene analizzati sono stati selezionati in base alla popolarità e ai dati di vendita su Amazon.com. I risultati indicano che quando si consumano brodo di ossi  o prodotti a base di collagene non biologici, è molto probabile che si stiano assumendo sottoprodotti provenienti da allevamenti intensivi (CAFO). Il Consumer Wellness Centre (CWC) ha testato otto popolari prodotti a base di brodo di ossi e proteine in esso contenute per verificare la potenziale presenza di pesticidi chimici, prodotti farmaceutici, prodotti chimici industriali, prodotti chimici tossicologici e additivi alimentari chimici.

Tra le sostanze chimiche riscontrate in alcuni di essi si annoverano:

  • Butylparaben, un complesso chimico che altera il sistema endocrino, associato a una diminuzione dei livelli di testosterone e ad anomalie nella forma, nelle dimensioni e nella motilità degli spermatozoi
  • Cicladelato, un farmaco vasodilatatore
  • Netilmicina, un antibiotico


I brodi di collagene e di ossi non biologici provengono probabilmente dai CAFO

Cosa vogliono significare questi risultati? In breve, se un prodotto proteico a base di collagene o di brodo osseo non è certificato come biologico, è probabile che gli ingredienti principali provengano da animali da allevamento CAFO. Se non si consuma carne proveniente da allevamenti industriali/CAFO, probabilmente non si dovrebbero consumare nemmeno prodotti a base di collagene e brodo osseo CAFO. I prodotti degli allevamenti intensivi sono problematici per molte ragioni, come la crescente resistenza agli antibiotici, le cattive condizioni degli animali e il fatto che gli allevamenti contribuiscono ad alti livelli di inquinamento. In seguito alla diffusione di questi risultati, il CWC ha aggiornato il suo comunicato stampa con la seguente dichiarazione:
"Dopo aver esaminato i commenti dei consumatori sui test di laboratorio, il Consumer Wellness Center ha appreso che molte persone stanno interpretando in modo errato questi risultati e li stanno, peraltro, decontestualizzando... [Le sostanze chimiche originariamente identificate non erano né ingredienti né chiari indicatori di rischio acuto per la salute o di illegalità...].
"In nessun momento il CWC ha affermato che i prodotti testati fossero acutamente pericolosi o violassero le norme della FDA. La FDA ammette quantità sbalorditive di molte sostanze chimiche nei prodotti non biologici, e questo è spesso riflesso e confermato da test scientifici di laboratorio".

Il collagene e la farina o il brodo di ossi provenienti dai CAFO potrebbero non essere acutamente tossici, ma l’acquisto di alimenti provenienti da allevamenti industriali è una pratica problematica. Si consiglia di consumare prevalentemente alimenti biologici, poiché ogni singola fonte contribuisce all’esposizione tossica complessiva. Ulteriori studi hanno dimostrato che gli ossi e le pelli di animali provenienti da allevamenti CAFO possono essere una fonte di metalli pesanti come il piombo, il che rappresenta un altro potenziale problema quando si acquistano prodotti animali non biologici.

 

Tipi di collagene

Sebbene siano stati scientificamente identificati 28 diversi tipi di collagene, la maggior parte degli integratori contiene uno o più di soli tre di questi tipi, noti come:

  • Tipo I - si trova nella pelle/pelliccia, nei tendini, nelle squame e negli ossi di mucche, maiali, polli e pesci
  • Tipo II - si forma nella cartilagine e proviene per lo più da pollame
  • Tipo III - proteina fibrosa presente negli ossi, nei tendini, nella cartilagine e nel tessuto connettivo di mucche, maiali, polli e pesci

I tipi I, II e III costituiscono il 90% del collagene del corpo.
Quando si parla di collagene, è importante conoscere la differenza tra collagene non idrolizzato (non denaturato) e idrolizzato (denaturato). Allo stato naturale, le molecole di collagene sono scarsamente assorbite a causa delle loro dimensioni.
L’idrolisi è una tecnica di lavorazione in cui le molecole vengono scomposte in frammenti più piccoli, il che ne migliora l’assorbimento a livello intestinale. Per questo motivo, la maggior parte dei prodotti a base di collagene sono idrolizzati, indipendentemente dal fatto che vengano applicati per via topica o  vengano ingeriti.

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Collagene vs. gelatina

La gelatina è un elemento fondamentale della Paleodieta. Qual è la differenza tra collagene e gelatina? Il primo è il prodotto di origine, mentre la gelatina è il prodotto che si ottiene quando si cuoce il collagene. Se hai già preparato un brodo con ossi, avrai notato che, raffreddandosi, si forma uno strato di gelatina sulla superficie. Si tratta del collagene di ossi e cartilagine che si è trasformato in gelatina, un eccellente superalimento.
Preparare il brodo utilizzando ossi di animali nutriti con erba biologica o allevati al pascolo è uno dei modi migliori (e più economici) per introdurre nella propria dieta del collagene sano. Il collagene idrolizzato (chiamato anche idrolizzato di collagene) richiede una lavorazione più intensa e non può essere prodotto in casa. Esso è simile alla gelatina, sebbene queste due sostanze non siano identiche.

Entrambi i prodotti contengono gli stessi aminoacidi, ma hanno proprietà chimiche diverse e quindi si differenziano per l’applicazione. Sia la gelatina che il collagene idrolizzato hanno proprietà cicatrizzanti, digestive e antinfiammatorie per l’intestino, anche se il collagene idrolizzato tende a essere più facilmente digeribile.

Poiché quest’ultimo è stato scomposto in componenti più piccoli, può essere sciolto in liquidi sia freddi che caldi, mentre la gelatina è solubile solo in liquidi caldi. Dal momento che il collagene idrolizzato non gelifica, non può essere utilizzato come sostituto della gelatina in piatti come budini o salse.

A proposito: il collagene non viene assunto solo per via interna per migliorare capelli, pelle e unghie. È anche un componente importante per la guarigione delle ferite e viene pertanto utilizzato nelle medicazioni. Le medicazioni contenenti collagene con gelatina si sono dimostrate particolarmente efficaci nel trattamento delle ferite croniche, poiché le loro proprietà biochimiche ne migliorano la trasmissione dei segnali alle cellule responsabili della formazione del tessuto cicatrizzante.

 

Come vengono prodotti i comuni preparati di collagene?

Per capire ciò che si sta acquistando, è necessario sapere come si produce il collagene o il brodo di ossi che si trova in commercio. Essenzialmente, il brodo di ossi è un sottoprodotto degli allevamenti convenzionali, la maggior parte dei quali proviene da allevamenti di pollame. Una volta che i polli vengono lavorati per ottenere la loro carne, gli ossi rimaste vengono bollite in acqua per ottenere. Il liquido così ottenuto viene filtrato per eliminare i resti ossei e poi essiccato in polvere.
Come risultato di tale processo, molti dei contaminanti contenuti nell’apparato osseo dell’animale sono presenti anche nel prodotto finale, come dimostrano i test di laboratorio presentati. Ecco perché l’origine del collagene è così importante.
Se si parte da un prodotto contaminato - per esempio, da polli nutriti con mais geneticamente modificato e carico di pesticidi o da animali nutriti con farmaci o altri mangimi contaminati - anche il prodotto finale conterrà tracce di questi contaminanti. Il modo migliore, se non l’unico, per evitarli è partire da una fonte pulita di materie prime, in questo caso animali allevati biologicamente, al pascolo o nutriti con erba, e preparare a casa una zuppa ricca di collagene.

 

Come agisce il collagene nel nostro corpo

Caroline Brochard-Garnier, responsabile della comunicazione di Rousselot, produttore di gelatina e collagene per i mercati farmaceutico, alimentare e nutrizionale, spiega:
"Quando si ingerisce una preparazione a base di peptidi di collagene con peso molecolare ottimizzato e biodisponibilità comprovata, i piccoli peptidi di collagene vengono rapidamente assorbiti nel flusso sanguigno. La loro presenza nel tessuto cutaneo stimola le cellule della pelle (fibroblasti) e attiva diverse vie biochimiche, dando luogo a una risposta generalizzata."
Si presume che i piccoli peptidi di collagene agiscano come un falso segnale per la disgregazione del collagene nel corpo e inneschino la sintesi di nuove fibre di collagene, il che a sua volta aumenta l’elasticità della pelle e riduce la formazione di rughe. Inoltre, viene stimolata la sintesi di acido ialuronico, la quale porta a un aumento dell’idratazione della pelle.
Esistono diversi modi per incrementare i livelli di collagene in modo sicuro.
Quando si acquistano integratori, la qualità è sempre importante, e questo vale anche per i prodotti a base di collagene. Poiché sono derivati da ingredienti di origine animale, il modo in cui gli animali sono stati allevati e nutriti è di estrema importanza.
Molti esperti consigliano anche di aumentare il consumo di componenti del collagene. Tra questi, la vitamina C, le verdure a foglia e i frutti di bosco, sostanze con effetto antinfiammatorio e antiossidante. Così facendo, l’organismo ottiene ciò che gli serve per mantenere e produrre il collagene di cui ha bisogno.
La vitamina C svolge un ruolo importante nella sintesi del collagene, quindi senza vitamina C la produzione naturale di tale proteina è compromessa. È stato inoltre dimostrato che l’acido ialuronico, assunto attraverso gli alimenti, migliora l’idratazione e l’elasticità della pelle, riducendo le rughe.

 

Quali alternative ci sono?

Il collagene di pesce, e in particolare una forma di collagene di tipo I, è spesso considerato la fonte preferita di collagene grazie alla sua elevata biodisponibilità e al suo tasso di assorbimento. A differenza di quello proveniente dagli allevamenti di fabbrica, che spesso proviene dai CAFO ed è potenzialmente contaminato da sostanze chimiche e inquinanti, il collagene di pesce è considerato l’alternativa più pura e sicura. È ricavato dalla pelle e dalle squame dei pesci, che altrimenti verrebbero scartate come sottoprodotto dell’industria della pesca, il che lo rende un’opzione molto più sostenibile.

Inoltre, la struttura molecolare del collagene di pesce è molto simile a quella del collagene umano, con conseguente migliore assorbimento ed efficacia nell’organismo. Ciò è particolarmente vantaggioso per la salute della pelle, in quanto il collagene di tipo I è un componente importante della pelle e contribuisce a ridurre le rughe, a migliorare l’elasticità e a idratare la pelle. Per di più, il collagene di pesce è tipicamente privo delle pesanti impurità che si possono trovare nei prodotti di collagene non biologici, il che lo rende una scelta più sicura e salutare per coloro che desiderano aumentarne l’apporto.

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