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Nutrizionista e dietologa
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Negli anni ’90, la Food and Drug Administration statunitense ha raccomandato alle donne che potrebbero rimanere incinte di assumere 400 microgrammi (mcg) di acido folico al giorno per ridurre il rischio di avere un bambino con un difetto del tubo neurale. Tuttavia, poiché il tubo neurale si chiude molto presto nella gravidanza, circa 28 giorni dopo il concepimento, alcune donne possono mancare il periodo cruciale in cui l’acido folico è particolarmente importante." Affinché l’acido folico sia efficace, deve essere assunto nelle prime settimane dopo il concepimento, spesso prima che una donna sappia di essere incinta", spiega la Harvard School of Public Health. Per questo motivo, nel 1998 la Food and Drug Administration statunitense ha iniziato ad arricchire gli alimenti con tale sostanza. Oggi occorre aggiungere l’acido folico a pane, farina, farina di mais, pasta, riso e altri alimenti a base di cereali. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), i danni al tubo neurale sono la principale causa di morte del feto.
Secondo i CDC, i difetti del tubo neurale sono diminuiti da quando è stata introdotta l’integrazione con acido folico (si riscotrano circa 1.300 casi in meno per anno). Mentre i difetti del tubo neurale sono diminuiti, altre condizioni di salute, in particolare i disturbi dello sviluppo neurologico, sono aumentati."Non c’è dubbio che l’introduzione dell’integrazione di acido folico nella dieta sia stata benefica e abbia ridotto significativamente l’incidenza dei difetti del tubo neurale", ha dichiarato Ralph Green, professore del Department of Pathology and Laboratory Medicine dell’Università della California in Davis, in un comunicato stampa. "Tuttavia, una quantità eccessiva di acido folico può influire sullo sviluppo del cervello e dobbiamo indagare ulteriormente su questo aspetto".Green e i suoi colleghi hanno condotto uno studio che ha dimostrato come l'eccesso di acido folico sia associato a rischi per lo sviluppo neurologico, soprattutto se combinato con una carenza di vitamina B12, un problema importante dato che l’assunzione di acido folico è aumentata.
"L’industria alimentare aggiunge l’acido folico ai cereali per la prima colazione, agli snack e alle vitamine, il che ha probabilmente aumentato il consumo oltre i limiti raccomandati", spiega Green. "Il limite massimo di sicurezza per l’acido folico è di 1.000 microgrammi al giorno. I dati del National Health and Nutrition Examination Survey mostrano che una percentuale significativa di donne supera questo limite".Molte donne consumano acido folico non solo attraverso gli alimenti arricchiti, ma anche attraverso le vitamine prenatali. In questo studio, pubblicato sulla rivista Communications Biology, si legge: "L’assunzione totale di folato, in particolare sotto forma di FA [acido folico], è aumentata in modo sostanziale, così come le concentrazioni di folato nel sangue della popolazione, con una parte sostanziale della popolazione che continua ad avere concentrazioni in eccesso nel sangue e l’assunzione di integratori che porta a un aumento dell’acido folico non metabolizzato (UMFA)".Nel frattempo, studi precedenti hanno dimostrato che sia livelli troppo elevati che livelli insufficienti di acido folico durante la gravidanza possono influenzare lo sviluppo neuronale della prole modulando la neurogenesi prenatale. Elevati livelli di acido folico supplementare - 1.000 μg al giorno o più - durante la gravidanza sono stati associati anche a una compromissione dello sviluppo neurocognitivo nei bambini di 4-5 anni.Altri studi hanno dimostrato che dosi giornaliere di acido folico superiori a 5.000 μg hanno portato a una riduzione dello sviluppo psicomotorio nei bambini rispetto a quelli le cui madri hanno assunto dosi inferiori, da 400 a 1.000 μg.
Con l’aumento dei livelli di acido folico negli alimenti, sono aumentati anche i disturbi dello sviluppo neurologico. "I dati raccolti dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) indicano che l’incidenza di diversi disturbi dello sviluppo neurologico è aumentata notevolmente negli ultimi decenni, in particolare il disturbo dello spettro autistico (ASD), ma anche il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e l’epilessia", si legge nello studio di Communications Biology.
➤ I dati del CDC mostrano che un bambino statunitense su 36 è affetto da autismo, rispetto a uno su 10.000 negli anni ’70!
Il rapido aumento suggerisce che i fattori ambientali svolgono un ruolo importante. "Una delle esposizioni che è aumentata significativamente negli ultimi decenni è l’assunzione della vitamina B folato nella sua forma sintetizzata e ossidata come acido folico", scrivono i ricercatori.Mentre gli studi sugli effetti dell’acido folico nello sviluppo dell’autismo sono contrastanti (in alcuni di essi viene evidenziato un effetto protettivo), ci sono prove crescenti di potenziali danni derivanti da un consumo eccessivo. Gli scienziati spiegano che:"Alcuni degli studi più recenti in quest’area, utilizzando i dati della Boston Birth Cohort, hanno mostrato un’associazione positiva tra i livelli plasmatici materni di folato e il rischio di autismo". L’incidenza di quest’ultimo era più alta nei bambini nati da madri con i più alti livelli plasmatici di folato materno, livelli superiori al limite raccomandato dall’OMS (>45,3 nmol/L).Inoltre, un lavoro successivo ha dimostrato che i bambini con livelli di FA non metabolizzati nel sangue del cordone ombelicale (UMFA) nel quartile più alto presentavano un rischio maggiore di sviluppare l’autismo rispetto ai bambini nel quartile più basso.Uno studio svedese che ha esaminato l’associazione tra 62 biomarcatori ematici materni all’inizio della gravidanza e una successiva diagnosi di autismo ha anche rilevato che il folato totale presentava il rapporto di rischio più elevato, pari a 1,7. Questi risultati sono supportati da studi epidemiologici condotti dal Rochester Epidemiological Project di Rochester, MN, e da precedenti dati dei CDC.
Per lo studio, i ricercatori hanno analizzato come la somministrazione di acido folico nei topi influisca sullo sviluppo del cervello dei giovani animali. L’attenzione è stata rivolta alla corteccia cerebrale, che svolge un ruolo nelle funzioni cognitive ed emotive e nei disturbi mentali. Un gruppo di topi è stato alimentato con quantità normali di acido folico e B12, mentre ad altri quattro gruppi è stato somministrato cibo contenente quanto segue:
Mentre il folato naturale non ha causato alcun cambiamento nel cervello dei topi in via di sviluppo, si sono verificate alterazioni nello sviluppo neuronale in presenza di alte concentrazioni di acido folico. Le anomalie più pronunciate si sono verificate nei topi che hanno ricevuto un’elevata quantità di acido folico e una bassa quantità di vitamina B12. L’autore dello studio Konstantinos Zarbalis, professore di patologia e medicina di laboratorio, ha spiegato:"Queste diverse condizioni nutrizionali sembrano influenzare la formazione delle cellule nervose nel cervello in via di sviluppo. Concentrazioni elevate di acido folico o carenza di B12 hanno portato a un cambiamento nello sviluppo neuronale.I neuroni corticali, che normalmente si formano in una fase successiva dello sviluppo cerebrale, sono stati prodotti in un periodo di tempo più lungo e hanno avuto bisogno di più tempo per assestarsi e assumere la loro posizione corretta nel cervello in via di sviluppo. Inoltre, la carenza di acido folico e di vitamina B12 sembra causare un minor numero di connessioni tra i neuroni".Il team ha scoperto che "anche quantità moderatamente eccessive" di acido folico hanno un effetto negativo sullo sviluppo prenatale della corteccia cerebrale, aggravato dalla mancanza di vitamina B12.
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I risultati della ricerca illustrano la complessa interazione dei vari nutrienti nell’organismo ed evidenziano perché un rapporto equilibrato è così importante per una salute ottimale. Ciò vale in particolar modo per l’acido folico e la vitamina B12. Lo studio Communications Biology afferma che:"Il ciclo dell’acido folico funziona correttamente solo se è presente una quantità sufficiente di vitamina B12. La vitamina B12 è così importante poiché favorisce una reazione specifica nell’organismo in cui una sostanza chiamata omocisteina viene convertita in un’altra sostanza chiamata metionina. Questa conversione è necessaria affinché il corpo possa utilizzare correttamente l’acido folico e riconvertirlo nella sua forma attiva.Se non c’è abbastanza B12, l’acido folico non può essere utilizzato correttamente e rimane in una forma non utilizzabile dall’organismo. Questo è un problema perché anche un eccesso di acido folico (che di per sé suona bene) può in tal caso ridurre la disponibilità di acido folico utilizzabile. Alcuni studi hanno dimostrato che una carenza di B12 può influire negativamente sulla capacità di pensare, soprattutto nelle persone anziane, compromettendo l’utilizzo dell’acido folico nell’organismo".La vitamina B12, nota anche come cobalamina, è necessaria al corpo per la formazione dei globuli rossi, la funzione nervosa e la sintesi del DNA. Livelli insufficienti di vitamina B12 possono provocare una serie di sintomi fisici, dall’intorpidimento alla stanchezza. Anche la salute mentale può risentirne in modo significativo, in quanto la vitamina B12 svolge un ruolo importante nella funzione neurologica.È stato dimostrato che le persone con depressione e alti livelli di B12 rispondono meglio al trattamento, mentre fino al 30% dei pazienti ricoverati per depressione presenta una carenza di B12.L’unica fonte affidabile e assorbibile di vitamina B12 sono i prodotti di origine animale, motivo per cui i vegani o i vegetariani rigorosi che si astengono dai prodotti di origine animale e non integrano la loro dieta con la vitamina B12 sono spesso carenti e a maggior rischio di problemi neuropsichiatrici e neurologici.Teicholz ha twittato: "In molti Paesi, alle donne incinte viene consigliato da decenni di assumere acido folico per prevenire i difetti del tubo neurale nei loro bambini. Ma tale sostanza viene aggiunta anche ai cereali raffinati, il che fa aumentare i livelli di acido folico. Nelle diete vegane/vegetariane si riscontrano bassi livelli di B12", che potrebbero essere responsabili dell’aumento dei disturbi dello sviluppo neurologico nei bambini negli Stati Uniti.
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Sebbene l’eccesso di acido folico sintetico contenuto negli alimenti arricchiti e negli integratori possa essere problematico, l’organismo ha bisogno di folato naturale nella dieta per una funzione mitocondriale ottimale, per il metabolismo delle proteine e per la scomposizione dell’omocisteina, la quale può essere dannosa se in quantità elevate. Il modo migliore per aumentare l’apporto di questo importante micronutriente è consumare alimenti ricchi di folato naturale, come asparagi, avocado, cavolini di Bruxelles, broccoli e spinaci. Tra gli alimenti ricchi di vitamina B12 vi sono anche il fegato di manzo, la trota iridea selvatica e il salmone rosso selvatico. Se si sospetta una carenza, possono essere necessarie iniezioni settimanali di B12 o un integratore giornaliero ad alto dosaggio. Herbano offre capsule di folato e di vitamina B12 ad alto dosaggio di alta qualità per tutti coloro che vogliono assicurarsi un apporto adeguato di questi importanti nutrienti. Questi prodotti sono un’ottima integrazione a una dieta sana, soprattutto se non si può o non si vuole fare affidamento solo sulle fonti naturali.
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