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La L-carnosina è composta da due aminoacidi, l’alanina e l’istidina o beta-alanil-L-istidina. È presente naturalmente all’interno dell’organismo, nello specifico, nei muscoli, nel cuore, nel cervello, nel fegato, nei reni e in altri tessuti.
Il nutriente carnosina ha un effetto anti-invecchiamento particolarmente elevato rispetto agli altri super-antiossidanti scoperti finora. Gli scienziati ritengono che la L-carnosina inverta il processo di invecchiamento sia a livello fisico generale che a livello organico.
Al fine di comprendere il sorprendente effetto della L-carnosina sull’organismo, occorre esaminare più da vicino una delle principali cause dell’invecchiamento: il cosiddetto limite di Hayflick.
Questa espressione deve il suo nome al medico Leonard Hayflick, il quale osservò tale fenomeno per la prima volta nel 1961. Tale limite indica il numero di volte in cui le cellule umane possono dividersi prima che la divisione cellulare si arresti. In un giovane adulto le cellule hanno già esaurito circa la metà delle possibilità di dividersi. Giunti alla mezza età, alle nostre cellule rimane solo il 20-39% delle divisioni cellulari possibili.
Dal momento in cui le cellule smettono di dividersi, entrano in uno stato di "senescenza", precursore immediato della morte. Le cellule "senescenti" sono vive, ma non possono più dividersi; pertanto, mostrano tutti i segni dell’invecchiamento, come la pelle rugosa.
Quando le cellule si avvicinano alla senescenza, sono significativamente più suscettibili a:
Fino a poco tempo fa, tutto ciò era considerato irreversibile.
La L-carnosina è una combinazione naturale dei due aminoacidi alanina e istidina. Il livello di L-carnosina nel nostro corpo è direttamente correlato alla durata e alla qualità della nostra vita. Purtroppo, esso diminuisce con l’avanzare dell’età. Per tale motivo, gli esperti ritengono che l’assunzione supplementare dei due aminoacidi possa essere uno dei modi migliori per rallentare il processo di invecchiamento e riportare la freschezza giovanile.
E le prove scientifiche supportano questa affermazione.
Una serie di esperimenti condotti in Australia ha dimostrato in modo sorprendente che la L-carnosina ringiovanisce effettivamente le cellule senescenti. I ricercatori hanno trasferito cellule senescenti in una coltura contenente L-carnosina. Il risultato è stato straordinario: successivamente le cellule hanno mostrato un aspetto più "giovane" e una maggiore capacità di continuare a dividersi.
Quando i ricercatori hanno inserito le cellule "vecchie", cioè quelle che avevano già subito 55 divisioni, in un terreno arricchito con L-carnosina, queste cellule sono sopravvissute fino a raggiungere le 70 divisioni. Al contrario, le cellule che non erano entrate in contatto con la L-carnosina sono state in grado di dividersi solo tra le 57 e le 61 volte: un’impressionante differenza del 25%!
Ancor più interessante è il fatto che la durata di vita delle cellule sia aumentata fino al 300%: le cellule trasferite in un terreno contenente L-carnosina hanno avuto una durata di vita di ben 411 giorni, rispetto ai soli 126-139 giorni delle altre cellule.
In uno studio russo sui topi, quelli a cui è stata somministrata la L-carnosina avevano il doppio delle probabilità di raggiungere la massima aspettativa di vita rispetto agli altri. La sostanza ha inoltre ringiovanito l’aspetto dei topi: il 44% di quelli a cui è stata somministrata la L-carnosina presentava un pelo più giovane e lucente anche in età avanzata, rispetto a solo il 5% dei topi non trattati. Ciò corrisponde a un miracoloso 900% di possibilità di ritrovare un aspetto più giovanile.
Il processo di saccarificazione delle cellule è notevolmente intensificato da alcuni componenti della dieta, come carboidrati e zuccheri. Di conseguenza, nell’organismo si formano i cosiddetti A.G.E. (Advanced Glycation Endproducts), molecole di zucchero e proteine che saccarificano la pelle, accelerando il processo di invecchiamento cutaneo.
Purtroppo, questo fa sì che le fibre di collagene ed elastina del corpo si attacchino tra di loro, facendo perdere alla pelle compattezza ed elasticità. Ne consegue la formazione prematura di rughe.
La L-carnosina contribuisce a ridurre efficacemente la saccarificazione della pelle, prevenendo le adesioni delle fibre di collagene ed elastina.
Secondo l’opinione unanime della maggior parte degli esperti, sia il dosaggio che l’effetto della L-carnosina variano notevolmente da individuo a individuo. Secondo Jon Barron, fondatore della Baseline of Health Foundation, è opportuno ricordare quanto segue: "Più si invecchia, più se ne dovrebbe assumere. Anche i vegani e i vegetariani dovrebbero aumentare la dose, e lo stesso vale per i diabetici o per le persone che hanno difficoltà con la glicemia. Per la maggior parte delle persone, comunque, una dose compresa tra 500 e 750 mg di L-carnosina al giorno è l’ideale."
In generale, la L-carnosina è considerata sicura e ben tollerata. In rari casi, tuttavia, possono verificarsi effetti collaterali, quali:
Attenzione: poiché la carnosina può abbassare la pressione sanguigna, non è consigliata alle persone che hanno già la pressione bassa o che assumono farmaci per abbassare la pressione.
Posologia raccomandata:
Non superare la dose giornaliera raccomandata.Gli integratori alimentari non sostituiscono un’alimentazione varia ed equilibrata.Conservare in luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce. Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Composizione delle capsule di L-carnosina:
L-carnosina, idrossipropilmetilcellulosa (involucro capsula vegano)
Quantità per capsula
Questo prodotto è realizzato esclusivamente in Germania, in conformità ai più severi standard e regolamenti di controllo.
senza glutine
senza lattosio
senza gelatina
vegano
No, le capsule contengono solo L-carnosina.
Fonti (in lingua inglese):
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